Risarcimento dei danni causati in aree private.
Con una recentissima sentenza la Corte di Giustizia UE si è pronunciata in relazione al tema del risarcimento dei danni causati da un’auto ferma in un parcheggio.
I giudici europei, rafforzando un orientamento già consolidato nel nostro Paese, hanno ribadito che non è possibile limitare la nozione di circolazione dei veicoli alle ipotesi di circolazione stradale sulla pubblica via, ma essa deve essere estesa fino a ricomprendere qualsiasi uso del veicolo che sia conforme alla funzione abituale dello stesso, ossia a quella di mezzo di trasporto.
L’uso dei veicoli non è limitato alla loro guida, ma comprende altre azioni, come quella di apertura della portiera, che sono generalmente effettuate anche dai passeggeri.
Pertanto, deve ricondursi pienamente alla nozione di circolazione di veicoli anche la situazione in cui il passeggero di un veicolo fermo in un parcheggio, nell’aprire la portiera, urti e danneggi il veicolo parcheggiato accanto, obbligando così la compagnia assicurativa al risarcimento dei danni causati.
Ogni area privata oggetto di circolazione da parte di un indeterminato numero di utilizzatori è da ritenersi a copertura assicurativa e quindi il risarcimento dei danni causati è dovuto.
Strade private ma ad uso pubblico come quella di un parcheggio in un supermercato il risarcimento dei danni causati deve essere comunque coperto dall’assicurazione, quanto sopra vale anche per aeroporti, cantieri edili oggetto di transito di svariato genere, professionisti o di transito di autocarri per la consegna di materiale edile, porti, parcheggi riguardanti giardini pubblici, circolazione interna e privata riguardante condomini, distributori di benzina e zone private interne, oggetto di carico e scarico merci.
Tutte le aree oggetto di circolazione pubblica anche se private sono regolamentate dal codice della strada quindi il risarcimento dei danni causati deve essere normalmente ristorato dalle compagnie assicurative.
Fanno eccezione i fondi agricoli dove bisogna valutare caso per caso.